Orologio Conte non segna le 21.30 durante la diretta, ecco il motivo. Le ultime notizie di attualità, politica e coronavirus dall’Italia e dal mondo 24 ore su 24 tutti gli aggiornamenti live in tempo reale.

Non tutti lo hanno notato, anzi, soltanto gli occhi più attenti ma è nato un vero e proprio giallo sull’orologio del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la diretta di ieri, 18 ottobre 2020.

Alcune persone, tra cui Diego Fusaro, hanno accusato Conte di aver registrato la conferenza stampa con cui, ieri, ha spiegato agli italiani le decisioni contenute nel nuovo DPCM.

Il motivo sarebbe stato legato ad un particolare sull’orologio del Premier.

Durante la conferenza stampa di ieri, effettivamente, quest’ultimo indicava un orario non corrispondente a quello della diretta.

In sostanza, l’intervento di Giuseppe Conte è iniziato alle 21.30, mentre il suo orologio era apparentemente fermo alle 17.55 circa.

Orologio Conte non segna le 21.30 durante la diretta, la spiegazione del giallo risolto

Il mistero, però, ha visto ben presto la sua risoluzione.

In altri frame della diretta l’orologio del Premier mostra sempre l’orario delle 17.55, dimostrando semplicemente che l’orologio si sia fermato.

A confermare questa tesi è anche Bufale.net, spiegando appunto la sopracitata motivazione.

Il sito, noto per smontare le fake news, scrive:

“Guardando per intero il suo intervento emerge un altro particolare ugualmente importante in merito all’orologio di Conte. E che, a conti fatti, chiude ogni polemica.

Se da un lato è vero che l’orologio di Conte al minuto 5 della conferenza indici obiettivamente un orario che non corrisponde alle 21:30 circa, allo stesso tempo, 15 minuti dopo, le lancette si trovano esattamente nella medesima posizione di prima. 

La spiegazione più logica, dunque, è che l’orologio non fosse funzionante. Nel caso in cui l’intervento fosse stato registrato, infatti, il secondo frame ci avrebbe indicato le 18.10, con relativo spostamento delle lancette che invece non si nota”.

Il complotto di Fusaro (e non solo) è, dunque, smontato.