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Cane dissenteria – Multato per aver portato cane a fare i bisogni dopo il coprifuoco: “Stava male!”

22 Gennaio, 2021

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Cane dissenteria – La clamorosa vicenda di un padrone multato per aver portato fuori il cane dopo le ore 22 a causa di motivi impellenti. Le ultime notizie di attualità dall’Italia tutte le ultime news dal mondo aggiornate in tempo reale.

«Se non ne avessi avuto la necessità di certo non sarei uscito di casa: erano le 22 passate e fuori la temperatura rasentava gli zero gradi». Ma l’emergenza c’era, ed era quella di un cane, Diesel, che aveva problemi intestinali. «Doveva scaricare e di certo non lo poteva fare in appartamento», spiega il suo padrone, Vlad Ioan Sandu, che abita in centro a Bussolengo, a 300 metri dal cimitero. Proprio lì, davanti alla chiesetta di San Rocco, la sera dell’8 dicembre alle 22.50 è stato fermato da un agente della polizia municipale. E sanzionato: 400 euro, come da decreto.

Quel giorno il Veneto era in fascia gialla ma il coprifuoco era già in vigore. Dopo le 22 nessuno poteva uscire di casa se non per lavoro, salute e necessità. «Ma il mio Diesel, un corso americano di quaranta chili, aveva la dissenteria» racconta Vlad, che ha 27 anni e fa il pianista, «e soffriva di scariche improvvise. Quindi non avevo alternative».

Ed è stato proprio a cinque minuti scarsi di passeggiata da casa che ha trovato il vigile. Il coprifuoco era scattato da un pezzo, l’agente ha chiesto spiegazioni «e poi, senza nemmeno farmi compilare l’autodichiarazione, ha firmato il verbale, estrapolando dalle mie parole una frase senza senso. “Vive in un appartamento di 50 metri quadri“. Una motivazione», prosegue il ragazzo, «che non mi avrebbe permesso di fare ricorso, perché il giudice si basa su quanto riportato nel documento ufficiale nel quale non veniva spiegata la necessità nella quale mi trovavo».

Cane dissenteria – Zona grigia in cui il DPCM non entra in merito

Il fatto è che nessuna frase dei vari dpcm fa rientrare questa situazione fra le possibili deroghe. E’ insomma una delle tante zone grigie che si ritrovano nei decreti firmati da Palazzo Chigi e che mettono in difficoltà cittadini ma anche forze dell’ordine.

Tanto che, nel post che ieri Vlad ha pubblicato sul gruppo Facebook di Bussolengo, con l’obiettivo di rendere nota questa vicenda, in molti gli davano ragione. «La sanzione l’ho pagata, un ricorso avrebbe richiesto tempi troppo lunghi. Ma al sindaco lo voglio dire: è ridicolo dover pagare 400 euro perché ci si trova in uno stato di necessità».

«Non entro nel merito della sanzione, non è mia competenza giudicare l’operato del vigile», replica il primo cittadino, Roberto Brizzi. «Tuttavia», aggiunge, «mi rendo conto che tra i cittadini la confusione è tanta e anche per le forze dell’ordine è complesso fare i controlli. C’è chi insorge di fronte a episodi come questo del cane e chi invece mi scrive chiedendomi più controlli, che ci sono. Devo dire però che i miei compaesani sono bravi. A gennaio sono state elevate solo quattro sanzioni per violazione dei decreti e una ad una attività commerciale».