Curiosità

Morgan Instagram, in lutto per Battiato: “Mi chiamava Morganetto”

Morgan Instagram – Uno straziato Morgan ed il suo post d’addio a Franco Battiato: ecco cos’ha scritto su Instagram l’ex giudice di X Factor. Le ultime notizie dall’Italia e dal mondo aggiornate in tempo reale 24 ore su 24.

«Santo cielo, non avrei mai voluto che arrivasse questo momento, mi fa tanto male pensare alla sua bontà, alla sua ironia, alla sua intelligenza». Con queste parole Morgan — pseudonimo di Marco Castoldi — ha ricordato Franco Battiato, morto martedì 18 maggio nella sua residenza di Milo, dopo una lunga malattia. Un maestro, e un amico. «Uno degli ultimi veri uomini di cultura, in questa Italia mediocre e spenta. Finché è stato al mondo potevo dire che c’era qualcuno che mi capiva, Adesso sia io sia la maggior parte del mondo che mi circonda siamo alla deriva, abbiamo quasi esclusivamente cattivi esempi: egoismo, utilitarismo e ignoranza». Battiato, invece, ricorda Morgan «era il contrario esatto: un leader umile, generoso e colto», conclude, ricordando quel soprannome con cui Battiato lo chiamava: «Morganetto».

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Nei camerini del Concertone del Primo maggio

In un’intervista rilasciata a Mow Mag, Castoldi ricordò il momento in cui, nel 1995, incontrò — di persona — per la prima volta il Maestro: «Dopo il concerto del primo maggio, entrò nel camerino dei Bluvertigo e disse: “Volevo conoscerti perché quando canti mi sembro io”». Un colpo di fulmine. Morgan partecipò — poi — come musicista, alla registrazione dell’album «Gommalacca» (1998) , il ventesimo album di Battiato, pubblicato il 24 settembre 1998. Erano gli anni delle collaborazioni con i nomi del rock indipendente italiano come i Csi di Giovanni Lindo Ferretti, i Bluvertigo (appunto) e Ginevra Di Marco.

L’incontro con la musica a 9 anni, nel 1981

L’incontro con la musica di Battiato, però, porta la data del 1981. In un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook nell’agosto del 2018, Morgan ricorda la sua intervista al Maestro, datata dicembre 2004 e pubblicata da RockStar: «Passeggiavo con mio padre per le vie di una città sul lago, avevo nove anni e mio padre quaranta. Fui attratto da una composizione di musicassette ordinate sul marciapiedi e mio padre, anziché sollecitarmi a proseguire, indicò La voce del padrone di Battiato e Making Movies dei Dire Straits, poi mi diede diecimila lire per comprare i due nastri pirata e cominciò a suonarli nella nostra Ford Capri amaranto in alta rotazione e, dato che la cassetta non permetteva di skippare e l’unico optional era l’auto-reverse, ascoltavamo gli album per intero, dall’inizio alla fine».

Appena fuori dall’automobile, «mi procurai una copia in vinile di quello strano disco italiano, questa volta però dovetti ricorrere al mercato legale, quello che si fa nei negozi di dischi. Nel 1987, comparso il supporto cd, andai prima ad affittarne uno, ma era rotto, saltava, allora lo restituii e ne comperai una copia nuova. La versione in cd, ad oggi, l’ho persa quattro volte e ricomprata tre, quindi ora non la posseggo». Quel piccolo album di sole sette canzoni fu il primo long playing a superare il traguardo del milione di copie vendute in Italia.

QUI SOTTO IL POST DI MORGAN SU INSTAGRAM DEDICATO A FRANCO BATTIATO

Fonte: Corriere della Sera

Riccardo

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